Biblioteca Gaudenziana presso Seminario Vescovile

via Monte San Gabriele, 60
28100 Novara
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì 9.00-16.00
Chiusura durante il mese di agosto e durante le festività civili e religiose.
Per la consultazione di opere antiche e di pregio è necessario un appuntamento.
 
Responsabile
Francesco Bargellini

Tipologia
Biblioteca seminariale

Servizi
Consultazione, prestito (al momento sospeso), fotocopie, riproduzione digitale dei documenti, accesso ad internet, collegamento wi-fi.

Storia dell’ente
La Biblioteca del Seminario di Novara già tra Cinque e Seicento godette delle premure episcopali ad esempio durante gli episcopati di Cesare Speciano, Giulio Maria Odescalchi, Giuseppe Maria Maraviglia), ma prese però realmente corpo e vita nel Settecento, grazie al decisivo intervento di mons. Marco Aurelio Balbis Bertone. Sono del 1774 le sue sagge e lungimiranti disposizioni in merito, mentre è del 1788 la sua ricca dotazione di preziosi volumi in vista di una possibile apertura della Biblioteca all’intera cittadinanza. Da allora, specie grazie a donazioni e lasciti, il patrimonio librario della Biblioteca andò aumentando per quantità e, soprattutto, per qualità. Oltre alla corposa donazione di mons. Balbis Bertone, se ne ebbero numerose altre che nei due secoli seguenti confluirono nella Biblioteca del Seminario.
La sede, traslocata da quella antica del Seminario di via Dominioni a quella di via Monte San Gabriele per volere di mons. Gilla Vincenzo Gramigni, occupa oltre mille metri quadrati. Il patrimonio è attualmente di circa 130.000 volumi, con un centinaio di periodici. Dal 2009 la Biblioteca ha aderito al sistema informatizzato nazionale SBN e ha avviato una generale ricatalogazione che a suo tempo sarà consultabile sia tramite il sito dell’ICCU sia grazie a quello della Regione Piemonte. Dal 2011 la Biblioteca fa parte del SiBEP (Sistema delle Biblioteche Ecclesiastiche Piemontesi).

Patrimonio
Oltre 300 incunaboli; oltre 1800 cinquecentine; circa 60.000 volumi del restante fondo antico (secc. XVII-1830); circa 70.000 del fondo moderno, per un totale di circa 130.000 volumi. Oltre un centinaio i periodici in consultazione.