Chi siamo

chi siamoLa Consulta Beni Culturali Ecclesiastici e Edilizia della Regione Ecclesiastica Piemonte e Valle d’Aosta, espressione della Conferenza Episcopale Piemontese, opera nell’ambito della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di ambito ecclesiastico, svolgendo un ruolo importante di raccordo, confronto e programmazione tra gli enti della Chiesa e della società civile.
Istituita nel 1994 sulla base dell’intesa tra MIBACT e CEI, la Consulta BCE si propone i seguenti obiettivi:
  • rendere operativi gli accordi e le indicazioni dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della CEI e della CEP in materiale di: formazione, condivisione di procedure e buone pratiche;
  • facilitare l’azione coordinata in materia di beni culturali ed edilizia di culto tra le diocesi, gli istituti di vita consacrata, le società di vita apostolica e le associazioni ecclesiastiche;
  • favorire la programmazione delle attività riguardo a temi di arte sacra, musei, biblioteche, archivi, edilizia di culto, adeguamento liturgico, documentazione, conoscenza, tutela, valorizzazione, incremento dell’arte;
  • rafforzare la collaborazione con gli organi periferici del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte, le fondazioni private, in merito alle iniziative riguardanti i beni culturali ecclesiastici, definendo atteggiamenti comuni nel rapporto con gli enti, le scelte, le metodologie di lavoro, dove si promuovono azioni a favore della tutela e della valorizzazione dei beni.
La Consulta BCE è composta dal Vescovo Presidente, dall’Incaricato Regionale per i beni culturali ecclesiastici, dagli incaricati diocesani, dai rappresentanti degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica e dai rappresentanti delle associazioni di settore. Il lavoro di programmazione sul patrimonio culturale ecclesiastico non è un progetto limitato nel tempo, ma un processo dove fruizione e valorizzazione si aggiungono alle altre competenze di studio, gestione e tutela, storicamente assolte dagli uffici culturali diocesani. Per questo motivo la Consulta BCE garantisce un coordinamento attento e costante, contribuendo a rafforzare la consuetudine di collaborazione interdiocesana, la definizione di un metodo di lavoro comune e lo scambio di buone prassi tra gli uffici diffusi sul territorio.